mercoledì 20 marzo 2013

Il messaggio da Cipro


Cipro. Il popolo si impone per la prima volta sulle misure decise dalla troika.
Al contrario di quanto accaduto in Irlanda, Portogallo e Grecia, le proteste di piazza anti-austerità hanno portato il Parlamento di Nicosia a respingere quanto deciso dall'Eurogruppo venerdì scorso. Troppo grave per il futuro del paese la decisione del prelievo forzoso sui conti correnti e dilettantesca la gestione da parte di Unione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Central Europea.
Deprecabile soprattutto lo scaricabarile patetico di responsabilità sulle misure che andavano ad intaccare la sacralità dei conti correnti europei per l'erogazione di quei 10 miliardi di euro necessari a Cipro ad evitare il collasso finanziario. Come scrive l'Economist di questa settimana, alla fine è prevalsa la linea di Fmi e Germania, per quanto nel dica il ministro delle finanze Wolfgang Schauble, volta a mandare un messaggio preciso ai paesi mediterranei indebitati e colpire l'azione di riciclaggio russo nelle banche cipriote.
Dopo il pasticcio compiuto a Cipro - un'isola con meno di un milione di abitanti e lo 0,2% del Pil europeo, un pò come se una crisi del Delaware mettesse in crisi gli Stati Uniti - la zona europea torna a tremare.
Ed ora? Come sottolinea il Columnist del Financial Times Gideon Rachman la vicenda del salvataggio di Cipro dimostra la crisi di fiducia ormai totale tra nord e sud del continente. Da questo punto di vista torna di estrema attualità la proposta fatta nel nostro precedente intervento, a favore di un accordo primordiale di tutti i paesi mediterranei per la creazione di un bilancio federale, unico modo per risolvere i problemi strutturali di lungo periodo dell'Unione, da sottoporre a Berlino e gli altri stati del Nord. Se questi ultimi dovessero continuare con un atteggiamento restio a tale impegno avranno la responsabilità della fine dell'esperimento della moneta unica.
Non si può continuare a far pagare un prezzo insostenibile ai paesi mediterranei attraverso misure inutili a risolvere i problemi di fondo della crisi. Un segnale forte è arrivato da Cipro, dove per la prima volta nelle trattative tra governi "fantocci" e troika a prevalere è stata la volontà sovrana.


Per un approfondimento della pessima gestione dell'Ue della crisi di Cipro, le alternative possibili proposte dagli esperti ed i possibili scenari futuri si rimanda a:
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=3826

Nessun commento:

Posta un commento