giovedì 21 marzo 2013

Cipro verso il default delle banche




Ennesima giornata di ordinaria impreparazione e mala gestione sulla vicenda di Cipro. In rapida successione: il presidente di turno dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem dichiara che la crisi del debito di Cipro pone un rischio sistemico per l'euro zona; la Bce manda un ultimatum a Nicosia, minacciando di togliere la liquidità a disposizione delle banche cipriote da lunedì; e, come crescendo finale in serata, un alto ufficiale dell'Ue dichiara a Reuters che il probabile collasso finanziario delle banche cipriote rende possibile l'uscita dall'euroSiamo nel buio completo.
Mentre continua la corsa contro il tempo di Nicosia per trovare un piano B – con il ministro delle finanze Sarrissta a Mosca a discutere un nuovo prestito russo ed ulteriori investimenti nel settore energetico - Dimitri Medvedev evoca scenari sovietici nella gestione dell'Ue della vicenda, definita amichevolmente "un elefante in una cristalleria”, ed arriva a minacciare la quota delle sue riserve in euro (circa il 40% del totale) se la soluzione scelta dalla troika dovesse toccare gli interessi russi. Mossa che da sola destabilizzerebbe la moneta unica e sarebbe il degno apogeo ad una strategia cervellotica quanto dilettantesca da parte dell'Ue.
Le cifre da solo spiegano il disastro politico di Bruxelles, Francoforte e Berlino. L'Ue sta per destabilizzare nuovamente l'intera zona euro per un paese con meno di un milione di abitanti e lo 0,2% del Pil complessivo dell'area. E' più o meno come se tutti gli stati degli Stati Uniti entrassero in crisi per un problema finanziario del Delaware, perché governo federale e Fed decidessero di aiutarlo solo dopo l'imposizione di un prelievo forzoso sui cittadini del piccolo stato americano.
E' chiaramente una provocazione, ma dimostra come il problema di fondo sia politico: senza un impegno verso un bilancio federale, le misure tampone con sanzioni inutili contro i cittadini mediterranei ritarderanno solamente l'inevitabile implosione dell'esperimento europeo. 
Per evitare che questo accada, l'iniziativa deve essere assunta dai paesi dell'Europa mediterranea con una decisione molto semplice, ma che non lascerebbe più alibi ai paesi del Nord: la preparazione di un nuovo trattato che preveda l'introduzione del bilancio federale, da sottoporre a Berlino e vicini. Non si può attendere ulteriori disastri da questa leadership di Bruxelles. Come scrive Krugman sul suo blog The Conscience of a liberal, sapete qual'è la migliore soluzione oggi per Cipro, dato l'attuale contesto europeo? Tornare alla sua moneta.

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