venerdì 1 novembre 2013

Letta fiore all'occhiello della campagna elettorale di Bruxelles: la vittoria più grande dei partiti euro-scettici



In un'intervista molto deludente per contenuti concessa al El pais, Gazeta Wyborcza, Le Monde, Suddeutsche Zeitung, The Guardian e la Stampa, il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta ha invitato i filo-europeisti ad abbandonare la "timidezza", altrimenti quelli che definisce i "populismi" potrebbero "azzoppare" il Parlamento europeo nelle prossime elezioni. 

La scommessa di fondo secondo Letta è quella di passare dalla austerità alla crescita. Dopo tre e anni mezzi di tagli suicidi che hanno creato un folle circolo vizioso che ha gettato il continente nella depressione, deflazione e disoccupazione di massa, ora "la scommessa" può essere rovinata secondo Letta da non precisati "populisti" o partiti euroscettici - categoria all'interno della quale il premier inserisce dunque realtà agli antipodi come ad esempio Syriza in Grecia e l'estrema destra austriaca del Partito della Libertà (Fpoe) di Heinz-Christian Strache - che rischiano di entrare in modo massiccio nel Parlamento europeo.

Dopo aver ricordato di "essere un grande tifoso di Van Rompuy e di Barroso, due personalità che stanno facendo bene, che hanno dimostrato una grande conoscenza delle istituzioni europee", Letta conclude che urge una grande battaglia europeista: l’Europa dei popoli contro l’Europa dei populismi. Quella stessa Europa dei popoli che ha voluto, per l'ennesima volta, l'ingresso nella zona euro di un nuovo membro, la Lettonia, senza considerare che la popolazione, in maniera molto chiara, si fosse schierata contro quest'ipotesi.

Non può esserci, infine, vittoria più grande per i partiti scettici dell'attuale architettura istituzionale dell'Ue se Enrico Letta è stato davvero scelto da Bruxelles come il paladino delle sue politiche - portate avanti dai partiti liberal conservatori e socialisti in esperimenti ormai consolidati di fusione nel continente - ed il fiore all'occhiello della campagna per le elezioni del prossimo maggio.

Nessun commento:

Posta un commento